{"clientID":"8f0f2457-784e-48e4-98d6-0415047ebc97","signature":"1b7d588a5acbce37f866186501ec2d14f26b16f94bbb11b0017b314f918129da","encryption":"d00eb0e03501a6b3d0ffac2db4d56565","keyID":"494d1aae-e754-42bc-1137-9a9628244ec6","user":"C1AAFC8C323DFDA567B3CD7D0E48C3DD","clientIDSh":"9e04155b-dc20-4ad8-b40b-5d4c665631f2","signatureSh":"1b7d588a5acbce37f866186501ec2d14f26b16f94bbb11b0017b314f918129da","encryptionSh":"d00eb0e03501a6b3d0ffac2db4d56565","keyIDSh":"72a8b4f5-7fbb-427b-9006-4baf6afba018","userSh":"C1AAFC8C323DFDA567B3CD7D0E48C3DD"}

Storia delle fusioni che hanno portato alla creazione del gruppo Intesa Sanpaolo

Vecchia foto in bianco e nero di Ca' de Sass, sede milanese di Intesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo nasce il 1° gennaio 2007 dalla fusione tra Banca Intesa e Sanpaolo IMI.

Il Gruppo Intesa Sanpaolo è il risultato dell’accorpamento di oltre trecento istituti di varia natura - casse di risparmio, monti di pietà, casse rurali, banche popolari, società ordinarie di credito, banche cattoliche, enti di diritto pubblico, banche di interesse nazionale - sparsi in oltre 189 località italiane.

La grande dimensione della Banca e il radicamento territoriale sono coniugati nel valore del rispetto delle specificità, grazie al quale non viene mai perso di vista l’individuo, pur puntando all’eccellenza, anticipando le sfide e puntando all’innovazione.

Intesa Sanpaolo promuove uno stile di crescita attento alla solidità patrimoniale e finanziaria, alla sostenibilità dei risultati nel tempo e alla soddisfazione dei clienti e degli azionisti e dalla vicinanza ai bisogni del Paese e dei territori.

Nel 2012 il Gruppo ha avviato la riorganizzazione delle banche umbre e, contemporaneamente, una strategia di riordino dei marchi volta alla semplificazione dei presidi operativi.

Nel 2013 dalla fusione per incorporazione della Banca dell’Adriatico nella Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, nasce la nuova “Banca dell'Adriatico” che verrà incorporata in Intesa Sanpaolo tre anni dopo.

Per rafforzare la capacità di crescita, nel 2014 sono state incorporate in Intesa Sanpaolo la Cassa di Risparmio di Venezia e la Banca di Credito Sardo, seguite dalla Banca di Trento e Bolzano, dalla Banca Monte Parma, dalla Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo, Cassa di Risparmio di Rieti e Cassa di Risparmio di Civitavecchia l’anno successivo.

Nel 2016 nasce Banca 5, grazie alla rilevazione di tutte le quote azionarie di Banca ITB.

Dopo l’acquisizione delle banche venete, nel 2018 Intesa Sanpaolo incorpora per fusione Banca Nuova S.p.A., Cassa di Risparmio del Veneto S.p.A. e Cassa di Risparmio del Friuli-Venezia Giulia S.p.A., Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna S.p.A. e il Banco di Napoli.

Nel biennio 2019-2020 si conclude il processo di incorporazione delle banche del Gruppo con la fusione di Banca CR Firenze S.p.A., la Cassa di Risparmio in Bologna S.p.A., la Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia S.p.A., Banca Apulia S.p.A., Banca Prossima S.p.A e Banca IMI.

Nel mese di febbraio 2020 Intesa Sanpaolo ha annunciato un’Offerta Pubblica di Scambio Volontaria (OPS) sulla totalità delle azioni UBI Banca, aprendo così un nuovo capitolo della storia del Gruppo.

Grazie a questa operazione nascerà una nuova realtà leader in Europa nella crescita sostenibile e inclusiva.

Clicca qui per conoscere i passaggi salienti dell’offerta agli azionisti UBI Banca.

{"toolbar":[]}