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Sport

Race To Milano, la situazione post-Wimbledon

Contenuto realizzato in collaborazione con la redazione di Ubitennis diretta da Ubaldo Scanagatta

Il canadese e Sebastian Korda hanno ben impressionato sull'erba. Musetti rimane al quarto posto.

Negli ultimi anni la stagione su erba è stata la più indigesta agli homines novi del circuito ATP, e di conseguenza la classifica della Race To Milano - graduatoria riservata ai tennisti nati dopo il 1° gennaio del 2000 che seleziona gli otto partecipanti alle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals - non ha sofferto grandi scossoni, se non per un paio di eccellenti performance.

ATP Race to Milano: la classifica aggiornata

Posizione

Giocatore

Nazione

Punti

Posizione ATP

Classe

1

Sinner

Italia

1520

23

2001

2

Auger-Aliassime

Canada

1365

15

2000

3

Korda

USA

1045

46

2000

4

Musetti

Italia

811

62

2002

5

Alcaraz

Spagna

529

72

2003

6

J.M. Cerundolo

Argentina

421

144

2001

7

Brooksby

USA

352

152

2000

8

Baez

Argentina

329

164

2000

9

Rune

Danimarca

270

211

2003

10

Nakashima

USA

241

136

2001

I pretendenti al titolo delle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals

Come si può vedere, il campione uscente Jannik Sinner è ancora primo; tuttavia, nelle ultime settimane sono stati Félix Auger-Aliassime e Sebastian Korda a prendersi la ribalta. Il canadese aveva già dimostrato proclività erbivore nel 2019 con un record di 8-3, mentre quest’anno ha rilanciato con 10 vittorie e 3 sconfitte in aggiunta ai primi quarti Slam in carriera. Nelle ultime settimane FAA ha mostrato una notevole crescita a livello di presenza scenica e lettura della partita, ed è uscito con più di un rimpianto dal match con il poi finalista; sarà interessante vedere se riuscirà a confermarsi nell'ultimo tratto di stagione.

Decisamente più sorprendente l’exploit del figlio del grande Petr, quasi esordiente assoluto su questa superficie: va detto però che in famiglia ci si trova bene con l'erba, ancorché di diversa composizione - la sorella Nelly è numero uno al mondo di golf, mentre Jessica è tredicesima. Sebastian ha fatto bene sia ad Halle (quarti di finale) che a Wimbledon, dove è stato eliminato solo agli ottavi da Khachanov per 10-8 al quinto set. Con il suo gioco defaticato e versatile, Korda si sta conquistando molti fan, e sarà certamente atteso a Flushing Meadows dove giocherà per la prima volta con il pubblico (lo scorso anno si giocò a porte chiuse).

Le soddisfazioni sono invece mancate per Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, a secco di vittorie sui prati: il primo ha rimediato due sconfitte fra Queen’s Club e Wimbledon (si può dire che nell'ultimo mese sia stato uno dei pochi sportivi italiani a corto di soddisfazioni londinesi), mentre il secondo ha giocato solo a Wimbledon dopo aver sostenuto l’esame di maturità, che ne ha inevitabilmente condizionato la preparazione. Va detto, tuttavia, che sono entrambi stati battuti da giocatori che hanno fatto benissimo a Wimbledon, vale a dire Marton Fucsovics (quarti di finale battendo Schwartzman e Rublev) e Hubert Hurkacz (semifinale con annesse vittorie su Medvedev e Federer).

La conseguenza di questa disparità di performance è un riavvicinamento di FAA a Jannik nella classifica Next Gen. La differenza fra i due adesso è di soli 155 punti; i due sono peraltro attaccati anche nella Race dei grandi: Sinner è undicesimo ex-aequo con Ruud, Aliassime segue al tredicesimo posto. Un pochino meglio ha fatto Carlos Alcaraz, wild card a Wimbledon: il classe 2003 ha vinto un match prima di essere liquidato da Medvedev.

Gli inseguitori

Solo i primi cinque tennisti della Race to Milano occupano la top 100 ATP. Ciò significa che un exploit potrebbe catapultare qualsiasi Carneade dalle retrovie alle finali meneghine che, ricordiamolo, non danno punti ma pagano profumatamente: nel 2019 il prize money totale era di 1,4 milioni di dollari, mentre la cifra di quest'anno, ça va sans dire, dipenderà molto dalla capienza che sarà possibile avere all'Allianz Cloud.

Un esempio perfetto in questo senso è Juan Manuel Cerundolo, che ha vinto a sorpresa il torneo di Cordoba a febbraio ed è quindi saldamente in sesta posizione (ha poi bissato al Challenger di Roma). Non è da escludere che altri possano imitarlo: i nomi più caldi sembrano quelli di Jack Draper (che ha battuto Sinner di recente) e Holger Rune.

Per quanto riguarda chi effettivamente si qualificherebbe in questo momento, va fatta una piccola nota: visto che quest'anno manca un Next Gen capace di stare nelle prime posizioni dell’altra Race, quella per Torino (salvo miracoli di Sinner e Auger-Aliassime), il cut-off per le Next Gen Finals sarà probabilmente all'ottava posizione, con poco margine per eventuali ripescaggi. Gli ultimi due posti a oggi andrebbero a Jenson Brooksby e Sebastian Baez, molto brillanti nel circuito Challenger (il primo, in particolare, ha perso solo cinque incontri su trentatré disputati nel 2021). Un altro statunitense, infine, si è portato a ridosso delle prime posizioni: dopo una primavera complicata, Brandon Nakashima si è infatti qualificato per i Championships e ha così superato Tomas Machac al decimo posto.

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