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Sport

Sinner-Djokovic: lo scontro semifinale in Australia

Immagine di Jannik Sinner sul campo da tennis
Immagine di Jannik Sinner sul campo da tennis

Contenuto realizzato in collaborazione con la redazione di Ubitennis diretta da Ubaldo Scanagatta

Jannik Sinner scrive la storia dello sport italiano. È infatti il primo azzurro ad arrivare in finale all’Australian Open grazie alla vittoria in semifinale su Novak Djokovic con il risultato di 6-1 6-2 6-7(6) 6-3.

Un successo epico per Jannik, che ha vinto una partita dominata per larghi tratti, resistendo al ritorno del serbo che si è confermato osso durissimo anche nelle giornate meno felici. Del resto, non si poteva pensare a una partita facile, contro un giocatore che ha vinto dieci volte l’Australian Open e che era reduce da una striscia di 33 partite consecutive vinte a Melbourne.

Jannik, però, ha vinto in modo del tutto meritato, risultando superiore dall’inizio alla fine. Prova ne sia il fatto che sono state zero le palle break concesse dall’azzurro, una statistica assolutamente impressionante a dimostrazione dei miglioramenti ottenuti al servizio. Non solo, Sinner ha confermato la sua grande solidità mentale. Dopo aver annullato un match point nel tie-break del terzo set, Djokovic aveva allungato la partita al quarto set e, a quel punto, a molti è tornato in mente il precedente di Wimbledon 2022, quando Sinner perse contro Djokovic nonostante un vantaggio di due set. Ma la storia questa volta è stata diversa. Jannik ha tolto il servizio all’avversario partendo da una situazione di 40-0 e poi ha portato fino in fondo il break di vantaggio. Djokovic è spodestato, la prima finale Slam per Jannik è realtà.

Affronterà Daniil Medvedev, che ha superato in rimonta Alexander Zverev nell’altra semifinale. Sarà il decimo precedente tra i due: Daniil è avanti 6-3, ma Jannik ha vinto gli ultimi tre confronti. 

Sinner-Djokovic: i commenti a caldo

La partita è stata complicata. Nei primi due set lui ha sbagliato tanto, nel terzo il livello era più equilibrato. Nel quarto mi sono detto che dovevo ripartire il prima possibile. Ho servito bene e ho risposto altrettanto bene, il risultato mi rende felice – ha detto Jannik Sinner subito dopo la conclusione del match -. Sicuramente battere Djokovic in uno Slam è qualcosa di diverso rispetto alle altre vittorie che avevo ottenuto contro di lui. L’ho affrontato tre volte nell’arco di dieci giorni a novembre ed è stata una fortuna: contro giocatori di questo tipo si migliora non tanto in allenamento quanto in partita”. Sinner ha poi avuto un pensiero per i suoi connazionali Bolelli e Vavassori, che hanno raggiunto la finale dell’Australian Open nel doppio maschile: “Io nel singolo, loro in doppio: c’è tanta Italia a Melbourne, è un momento molto positivo per noi”. 

Umore molto diverso, ovviamente, quello di Djokovic. “Anzitutto occorre fare le congratulazioni a Jannik – ha detto il campione serbo in conferenza stampa -. Ha giocato meglio di me sotto tutti i punti di vista. È migliorato molto al servizio, e dal punto di vista mentale avere un coach esperto come Darren Cahill lo aiuta molto. Quanto a me, sono scioccato per il livello di gioco che ho espresso, è stato decisamente sotto i miei standard. Penso di aver giocato uno dei peggiori match a livello Slam della mia carriera. In ogni caso, vanno fatti i complimenti a Sinner”. 

Gli scontri più importanti fra i due tennisti

Si assesta dunque sul 4-3 per il serbo il bilancio dei precedenti tra Jannik Sinner e Novak Djokovic. Il primo confronto era andato in scena sulla terra rossa di Montecarlo nel 2021 e Djokovic vinse nettamente (6-4 6-2). Poi due importantissime partite a Wimbledon: il quarto di finale del 2022, perso da Sinner in cinque set (5-7 2-6 6-3 6-2 6-2) e la semifinale del 2023, la prima a livello Slam per l’azzurro, vinta dal serbo in tre set (6-3 6-4 7-6). Lo scorso autunno la saga si è rinnovata con tre scontri, di cui due alle Nitto ATP Finals di Torino. Durante il round robin, Jannik ha sfatato il tabù vincendo contro il numero uno del mondo per 7-5 6-7 7-6, ma ha perso la finalissima al PalaAlpitour con il risultato di 6-3 6-3. Pochi giorni dopo, la più gustosa delle rivincite è arrivata in Coppa Davis, con un’epica vittoria per 6-2 2-6 7-5, ottenuta salvando tre match point, sulla strada che ha portato l’Italia ad alzare il trofeo. Ora la vittoria di Jannik a Melbourne, su quello che da sempre è il campo preferito di Djokovic, in un’occasione che sa tanto di cambio della guardia. 

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