Sociale
Verso la parità di genere: i progetti per l’empowerment femminile
L’empowerment femminile è il processo con cui le donne riescono ad acquisire autorità, libertà decisionale e controllo sulla propria esistenza, realizzando il proprio potenziale e contribuendo pienamente alla vita della società.
Per raggiungere questi obiettivi – che ogni anno vengono riportati all’attenzione dell’opinione pubblica mondiale l’8 marzo, Giornata Internazionale dei diritti delle Donne – è indispensabile agire prima di tutto sul fronte sociale, con l’eliminazione delle disparità di genere e la promozione di pari opportunità nell’accesso a istruzione, assistenza sanitaria, partecipazione alla vita sociale e culturale. Le donne emancipate socialmente hanno maggiori possibilità di sviluppare il proprio potenziale e di contribuire attivamente alla società.
È però necessaria anche un’azione sul piano economico che garantisca alle donne l’accesso al lavoro al credito e la disponibilità di beni e risorse. L’Italia ha ancora molto da fare soprattutto in relazione all’emancipazione economica
il tasso di occupazione femminile è il più basso dell’Unione europea, di circa 14 punti percentuali al di sotto della media. Il tasso di occupazione delle donne di età compresa tra i 20 e i 64 anni è infatti pari al 55%, mentre il tasso di occupazione medio UE è del 69,3%. Ne consegue che le donne italiane che lavorano sono circa 9,5 milioni, a fronte di circa 13 milioni di occupati uomini. (Fonte: “L’occupazione femminile”, Camera dei Deputati, Dicembre 2023)
Progresso sociale ed economico: donne e società
La crescita del ruolo delle donne nella società, che si misura anche nel crescente contributo alla vita politica del Paese, ha importanza non solo per il loro benessere personale, ma anche per il progresso sociale ed economico della società nel suo complesso. Il tema è ben presente a livello internazionale, come dimostra l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite che ha un obiettivo, il 5°, volto al raggiungimento dell’uguaglianza di genere e all’emancipazione delle donne. Anche l’Unione europea ha affrontato la questione (ad esempio con la direttiva UE sulla parità retributiva) e sono previste misure in questo senso anche all’interno del PNRR.
Borse di Studio, STEM e carriere in ambito tecnico e scientifico
Un’azione considerata imprescindibile per l’empowerment è la partecipazione femminile agli studi scientifici (STEM dall’inglese Science, Technology, Engineering and Mathematics), che garantiscono maggiori possibilità di trovare lavoro e con retribuzioni più elevate rispetto a studi e impieghi più tradizionali.
Per promuovere la partecipazione femminile nelle scienze, in materia di istruzione, formazione, occupazione e processi decisionali, l’ONU ha anche istituito - l’11 febbraio - la Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza.
Malgrado i progressi già compiuti verso una maggiore partecipazione all’istruzione superiore, le donne sono ancora sottorappresentate in questi campi. In Italia nel 2022 il 23,8% dei giovani adulti (25-34 anni) con un titolo universitario aveva una laurea nelle aree STEM. La quota sale però al 34,5% tra gli uomini (1 laureato su 3) e scende al 16,6% tra le donne (1 laureata su 6), evidenziando un importante divario di genere. (Fonte: “L’occupazione femminile”, Camera dei Deputati, Dicembre 2023) Intesa Sanpaolo ha dato il suo contributo per l’empowerment femminile in varie forme. Sostenendo il progetto InspirinGirls, coinvolge 130 donne nelle attività di role modeling nelle scuole . Inoltre, è main partner del programma YEP, pensato per incentivare l’inclusione e l’equità di genere per le studentesse del Sud Italia iscritte ai corsi di Laurea Magistrale in discipline STEM ed economiche. A sostegno della partecipazione delle donne alle carriere STEM, ha anche sostenuto 16 borse di studio, per contribuire ad attrarre più studentesse nelle facoltà tecnico-scientifiche nell’ambito del programma Girls@Polimi con il Politecnico di Milano.
Intesa Sanpaolo collabora anche al progetto di IBM “NERD? (Non È Roba per Donne?)”, che ha l'obiettivo di far avvicinare al mondo dell'informatica, e più in generale alle materie scientifiche, le studentesse delle scuole superiori.
Donne nella scienza: oltre i condizionamenti di genere
Tra la attività di sostegno alle realtà eccellenti menzioniamo il nostro supporto all’Istituto Veneto di Medicina Molecolare, centro di ricerca della Advanced Biomedical Research Foundation, che lavora in stretta sinergia con l’Università degli Studi di Padova. L’Istituto ha una filosofia unica di integrazione, multidisciplinarità e inclusione che, oltre a determinare un posizionamento all’avanguardia nel panorama della scienza internazionale, lo rende anche best case per la presenza e la valorizzazione del talenti femminili.
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Borse di Studio scuola di management “Said Business School” all' Università di Oxford
Intesa Sanpaolo ha direcente rinnovato la partership con l’Università di Oxford e la sua scuola di management “Said Business School”, che offre uno dei più prestigiosi Master di Business Administration (MBA) al mondo, finanziando alcune borse di studio per gli studenti del Master e contribuendo all’empowerment di donne provenienti da tutto il mondo. Proprio l’8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna, il Centre for Corporate Reputation della Said Business School organizza un momento di incontro con tutte le MBA scholars di Intesa Sanpaolo per evidenziare l’impatto delle borse di studio nel percorso di crescita e affermazione di studenti e studentesse.
Donne nelle aziende
Il premio Women Value Company – riconoscimento nato dalla collaborazione di Fondazione Marisa Bellisario e Intesa Sanpaolo – è un punto di riferimento per le piccole e medie imprese che hanno avviato politiche d’inclusione, di valorizzazione del talento delle donne, di welfare aziendale e di parità di genere nel lavoro.
Dal 2017 sono state oltre 5 mila le aziende che hanno partecipato, portando le loro esperienze tese a promuovere la professionalità femminile e a investire su tematiche quali gender equality, welfare aziendale, politiche flessibili di organizzazione del lavoro, servizi in grado di facilitare il rapporto famiglia/lavoro, politiche retributive di merito non discriminatorie e che determinino un’allargata cultura della diversità di genere tesa a superare il gender gap.
Intesa Sanpaolo collabora anche al progetto di IBM “NERD? (Non È Roba per Donne?)”, che ha l'obiettivo di far avvicinare al mondo dell'informatica, e più in generale alle materie scientifiche, le studentesse delle scuole superiori.
L'indipendenza economica delle donne
Abbiamo parlato di gender gap ed emancipazione femminile anche all’evento “Quando il tuo Amore ti chiede lo scontrino” , dedicato ai temi della violenza economica e dell’emancipazione finanziaria, organizato dal Museo del Risparmio in collaborazione con gli Stati generali delle Donne. Rivedi l’evento integrale e le interviste.
Fondo di Beneficenza Intesa Sanpaolo per l’empowerment femminile
Attraverso il Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo abbiamo garantito un supporto alle attività della cooperativa sociale Arca di Noè, che si occupa di accoglienza di richiedenti e titolari di protezione internazionale. Le beneficiarie sono donne italiane e straniere che, a partire dalla loro esperienza di vita e dalle loro competenze, hanno intrapreso percorsi di empowerment socioeconomico.
Il progetto Green4Women, realizzato in collaborazione con il Centro Antiviolenza me.dea sempre con il sostegno del Fondo di Beneficenza, è stato pensato per rispondere alle necessità di inclusione sociale e lavorativa delle donne del territorio con un percorso di formazione teorico-pratica in tecniche di agricoltura sinergica e coltivazione di erbe aromatiche al Polo Agricolo Sociale gestito da Cambalache, al Parco comunale Forte Acqui di Alessandria.
Un'altro progetto sostenuto dal nostro Fondo di Beneficenza in collaborazione con Oxfam Italia è quello realizzato sul territorio serbo con la Ong Atina, con lo scopo di rafforzare un importante programma di lotta alla violenza di genere.
Progetti a sostegno delle registe donne e del cinema d’autore
Nell’ambito del nostro sostegno al cinema d’autore, è stata prodotta una pellicola dal titolo “Tell it like a Woman”, che rappresenta un momento di riflessione legato alla promozione delle pari opportunità. La pellicola è stata proiettata nel marzo 2023 presso la sala dell’Assemblea Generale dell’ONU di New York, nel marzo 2023, ideata dall’associazione non-profit “We Do It Together” (WDIT). Il film è stato diretto da registe differenti: Lucia Bulgheroni, Silvia Carobbio, Catherine Hardwicke, Taraji P. Henson, Mipo O, Lucia Puenzo, Maria Sole Tognazzi, Leena Yadav.
Data ultimo aggiornamento 7 giugno 2024