Rapporti con le istituzioni nazionali, europee e internazionali e attività di advocacy
Intesa Sanpaolo, attraverso l'Area di Governo Chief Institutional Affairs and External Communication Officer, sviluppa e presidia le relazioni con le istituzioni, i regolatori e i supervisori nazionali, europei e internazionali e gli stakeholders, con il fine di supportare, il Gruppo, i suoi partner e i clienti nel proprio percorso di sviluppo sostenibile nel tempo e partecipare alla discussione sulle nuove proposte regolamentari, assicurando la conoscenza e l’aggiornamento sull’evoluzione delle normative e i processi di consultazione rilevanti, oltreché la tempestiva implementazione delle misure correttive richieste dalle autorità di vigilanza.
Nel corso del 2019 sono state promosse da un lato iniziative a supporto d’innovazione e crescita, in linea con progetti e obiettivi dell'Unione Europea e, dall'altro, attività di monitoraggio e di advocacy nei confronti dei regolatori europei, così da contribuire alle discussioni relative alla regolamentazione in ambito bancario, finanziario e a supporto della clientela retail, con il fine ultimo di favorire il ruolo di Intesa Sanpaolo nel contesto del rilancio dell'economia reale.
Sul fronte della sostenibilità, il 2019 è stato un anno che ha visto crescere la pressione politica sul tema, che è stato dichiarato come prioritario e centrale per tutti gli obiettivi della Commissione von der Leyen, insediatasi a dicembre 2019.
E' proseguita l’attività di advocacy e monitoraggio delle iniziative della Commissione europea comprese nel primo piano di azione sulla finanza sostenibile ed il Gruppo ha continuato a partecipare ai tavoli di lavoro Sustainable Finance della Federazione Bancaria Europea (FBE) e dell’associazione per i mercati finanziari in Europa (AFME). Il gruppo di lavoro EBF è stato suddiviso in 6 sottogruppi e Intesa Sanpaolo ha contribuito, in particolare, alle discussioni sulla creazione di una tassonomia europea “sostenibile” e sulla promozione di incentivi, sia alla domanda che all’offerta, per aumentare i finanziamenti in attività sostenibili. Inoltre, Intesa Sanpaolo ha continuato il lavoro nel gruppo di esperti della Commissione europea per il finanziamento dell’economia circolare, che ha prodotto un primo report con delle raccomandazioni sul tema pubblicato a giugno 2019.
Si è monitorato con attenzione il processo legislativo legato alle proposte sul Quadro Finanziario Pluriennale europeo, con un occhio di riguardo alle opportunità legate agli strumenti finanziari esistenti e futuri. Infine, sono stati effettuati approfondimenti sulle strategie di crescita collegate, come il nuovo Green Deal.
Costante è inoltre il coordinamento dei gruppi di lavoro interni ed esterni attivi sulle tematiche relative alla digitalizzazione bancaria quali FinTech e pagamenti, Distributed Ledger Technology e Blockchain, cloud, cybersecurity, artificial intelligence, la privacy e, in generale, lo sviluppo di soluzioni digitali innovative, al fine di promuovere la posizione del Gruppo a livello europeo. Su questi temi è continuata la collaborazione con le associazioni di categoria europee, che ha visto la partecipazione degli esperti di Intesa Sanpaolo ai gruppi di lavoro tematici che hanno definito le posizioni dell’industria sulle principali iniziative europee in ambito digital.
Il Gruppo, ha lanciato e coordinato un gruppo di lavoro sul tema dell’armonizzazione del reporting degli incidenti e ha continuato a svolgere il suo ruolo nell’ambito della Partnership Pubblico-Privata su Cybersecurity, supportata dalla Commissione europea, attraverso l’adesione ad ECSO- European Cyber Security Organisation per sviluppare soluzioni europee innovative di cybersecurity.
La Banca ha partecipato ad un bando europeo che ha ottenuto un finanziamento per sviluppare una “common application” per l’armonizzazione della reportistica di incidenti cyber e sta ora implementando tale progetto. Sul tema blockchain, il Gruppo ha aderito ad INATBA, l’International Association for Trusted Blockchain Applications che offre agli sviluppatori ed utenti della DLT un forum di discussione di livello globale per interagire con regolatori e policy makers e portare la tecnologia block chain “al livello successivo”.
In materia di cloud, il Gruppo continua a presidiare le attività del Cloud Banking Forum organizzato dalla Federazione bancaria europea con l’obiettivo di facilitare il dialogo tra autorità rilevanti, cloud service provider (CSPs) e banche al fine di favorire la creazione di un approccio di supervisione armonizzato nei confronti del cloud computing e di supportare la rapida adozione di soluzioni cloud pubbliche/ibride nel settore bancario. Un’altra iniziativa a cui il Gruppo ha aderito è AI4People in materia di Intelligenza Artificiale (IA), un forum multistakeholders che si propone di creare uno spazio pubblico per delineare i principi fondanti, le policy e le pratiche su cui costruire una “good AI society”.In materia di pagamenti, il Gruppo continua a monitorare gli sviluppi della Direttiva europea sui servizi di pagamento (PSD2) e, in particolare, la relativa normativa di secondo livello al fine di assicurare, in particolare, un’adeguata protezione dei consumatori e la sicurezza dei pagamenti elettronici nell’interazione con i nuovi fornitori di servizi di pagamento.
Dal punto di vista della regolamentazione bancaria, la Direzione Institutional Affairs (DIA) ha seguito le attività legislative relative i) alla revisione della normativa in materia di requisiti di capitale e gestione delle crisi bancarie, ii) al completamento dell'Unione Bancaria, iii) alla riduzione del rischio sistemico. In particolare, anche dal punto di vista prudenziale, la banca si è posizionata sostenendo proposte mirate a favorire investimenti green, progetti infrastrutturali e di sostegno all’economia (es. factoring, trade finance), investimenti in software.
La banca ha monitorato con attenzione le proposte normative riguardanti la direttiva sulla creazione di un mercato secondario dei NPL (credit servicers, credit purchasers) nell’ambito del Piano d’Azione dell’UE sui crediti non performanti. La giusta calibrazione di tali misure permetterà lo sviluppo di un sistema bancario ancora più solido e un’ulteriore protezione di imprese e risparmiatori a livello UE.
Per quanto concerne i mercati finanziari, sono state monitorate e oggetto di advocacy: i) le iniziative regolamentari rientranti nell’ambito della Capital Markets Union (CMU), in particolare sulle tematiche relative a covered bonds e cartolarizzazioni; ii) la revisione del regolamento EMIR (European Market Infrastructure Regulation – EMIR 2.0 e EMIR Refit; iii) l'evoluzione della normativa di secondo livello per MiFID II (Regolamento sulla trasparenza delle transazioni finanziarie in valori mobiliari); si è adoperato affinché l’UE adottasse misure di contingency in caso di hard Brexit, in particolare relative al riconoscimento temporaneo di Controparti centrali basate nel Regno Unito.
Le funzioni del Gruppo interessate sono costantemente aggiornate tramite newsletter periodiche riguardanti le politiche europee per la crescita, l'innovazione, il sostegno alle imprese, le politiche sul digitale e quelle riguardanti le normative bancarie e dei mercati finanziari. Vengono inoltre inviati degli aggiornamenti mirati (c.d. EU Regulatory Alerts), qualora intervengano rilevanti novità normative che richiedano l’attenzione delle funzioni interessate per l'impatto che possono avere sulla strategia e le attività del Gruppo e, a seconda della priorità segnalata, necessitano la definizione di una posizione di Gruppo da rappresentare alle Istituzioni europee e agli altri stakeholder.
Al fine di rendere più efficace l'attività dei gruppi di lavoro interni, si fornisce supporto e formazione alle strutture operative e di business del Gruppo, in particolare tramite seminari volti non solo a presentare le peculiarità del processo legislativo europeo e le relative possibilità del Gruppo di influenzarne le decisioni finali, ma anche a illustrare lo status ed i dettagli dei dossier normativi rilevanti presenti e futuri.
Da quando alla fine del 2014 ha avuto avvio l'SSM (Single Supervisory Mechanism), la banca mantiene un rapporto continuativo con il Supervisore Unico europeo, coordinando per il Gruppo il piano annuale di supervisione, mirando ad assicurare la dovuta coerenza e omogeneità nei processi di interazione con il supervisore e a promuovere una diffusa cultura di "supervisory awareness", per rafforzare sempre più la capacità di risposta alle richieste del Supervisore.
Data ultimo aggiornamento 14 aprile 2020 alle ore 14:49:01