Rapporti con le istituzioni nazionali, europee e internazionali e attività di advocacy
Intesa Sanpaolo, attraverso l'Area di Governo Chief Institutional Affairs and External Communication Officer, sviluppa e presidia le relazioni con le istituzioni, i regolatori e i supervisori nazionali, europei e internazionali e gli stakeholders, con il fine di supportare, il Gruppo, i suoi partner e i clienti nel proprio percorso di sviluppo sostenibile nel tempo e partecipare alla discussione sulle nuove proposte regolamentari, assicurando la conoscenza e l’aggiornamento sull’evoluzione delle normative e i processi di consultazione rilevanti, oltreché la tempestiva implementazione delle misure correttive richieste dalle autorità di vigilanza.
Nel corso del 2021 sono continuat le attività da un lato di promozionedi iniziative a supporto d’innovazione e crescita, in linea con progetti e obiettivi dell'Unione Europea e, dall'altro, di monitoraggio e di advocacy nei confronti dei regolatori e policy-maker europei. Con l’attività di advocacy Intesa Sanpaolo dà il suo contributo alle discussioni relative alla regolamentazione in ambito bancario, finanziario e a supporto della clientela, con il fine ultimo di favorire il suo ruolo di supporto al necessario rilancio dell'economia reale.
Sul fronte della sostenibilità, il 2021 è stato un anno che ha visto continuare un trendi di crescente pressione politica sul tema, che rimane prioritario e centrale per tutti gli obiettivi della Commissione von der Leyen.
La centralità politica della sostenibilità ambientale (in tutte le sue forme) è dimostrata anche dall’intensità delle iniziative lanciate nel corso nel 2021, tra cui spiccano la presentazione della “rinnovata strategia per la finanza sostenibile” e del pacchetto legislativo “Fit for 55” (che racchiude una serie di iniziative legislative settoriali per raggiungere gli obiettivi al 2030 di riduzione delle emissioni climalteranti). In particolare, la nuova strategia per la finanza sostenibile pone le basi per una serie di interventi legislativi che sono direttamente rilevanti per Intesa Sanpaolo, alcuni dei quali sono stati presentati già nel 2021 e per i quali sono stati rappresentati gli interessi del Gruppo nelle modalità previste dai processi legislativi europei.
Il 2021 ha anche visto continuare la situazione straordinaria causata dalla pandemia di Coronavirus, che ha portato alla necessità di azioni straordinarie per il rilancio dell’economia europea e che è stata caratterizzata da una nuova milestone dell’integrazione europea con l’adozione di Next Generation EU (NGEU). Il 2021, infatti, ha visto le prime emissioni di debito comune per finanziare la Recovery and Resilience Facility, il principale strumento di finanziamento piani nazionali di recupero e resilienza (PNRR). Tra queste prime emissioni spicca la prima emissione europea di Green Bond, con la quale l’UE ha iniziato il percorso che dovrebbe portarla ad essere il più grande emittente di Green Bond al mondo. Intesa Sanpaolo ha seguito in modo attivo questi sviluppi, rappresentando alle istituzioni europee le posizioni del Gruppo e le opportunità di collaborazione legate alla grande expertise che possiamo offrire, anche sugli aspetti legati alla sostenibilità ambientale e sociale.
E' proseguita inoltre l’attività di advocacy e monitoraggio delle iniziative legislative della Commissione europea in tema di finanza sostenibile ed il Gruppo ha continuato a partecipare ai tavoli di lavoro in materia di Sustainable Finance della Federazione Bancaria Europea (FBE), della Federazione Ipotecaria Europea (EMF) e dell’Associazione per i Mercati Finanziari in Europa (AFME). Inoltre, Intesa Sanpaolo ha attivamente ingaggiato diverse strutture della Commissione europea per sensibilizzarle sugli aspetti di derisking che emergono dagli studi sul finanziamento dell’economia circolare, supportando il suo Circular economy team e promuovendo le iniziative del Gruppo in tale materia.
In materia di digitalizzazione bancaria, costante è il coordinamento dei gruppi di lavoro interni ed esterni attivi su tematiche quali FinTech e pagamenti digitali innovativi, Distributed Ledger Technology e Blockchain, cloud, cybersecurity, artificial intelligence, data economy, la privacy, i nuovi asset digitali (quali crypto-asset), con l’obiettivo di promuovere un quadro regolamentare in linea con la posizione del Gruppo a livello europeo, secondo un approccio volto ad incoraggiare l’innovazione da un lato e la tutela dei consumatori e degli investitori dall’altro.
Su questi temi è continuata la collaborazione con le associazioni di categoria europee, che ha visto la partecipazione degli esperti di Intesa Sanpaolo ai gruppi di lavoro tematici che hanno definito le posizioni dell’industria sulle principali iniziative europee in ambito digital.
Il Gruppo sta seguendo inoltre l’iter legislativo della proposta di regolamento della Commissione europea sul DORA-Digital Operational Resilience Act, che fa parte del più ampio pacchetto “Finanza Digitale” e che si propone di rendere il settore finanziario più resiliente ai rischi cyber. Il Gruppo sta continuando a svolgere il suo ruolo nell’ambito della Partnership Pubblico-Privata su Cybersecurity, supportata dalla Commissione europea, attraverso l’adesione ad ECSO- European Cyber Security Organisation per sviluppare soluzioni europee innovative di cybersecurity.
La Banca sta partecipando ad un progetto europeo che ha ottenuto un finanziamento per sviluppare una “common application” per l’armonizzazione della reportistica di incidenti cyber. Sul tema blockchain, il Gruppo ha aderito ad INATBA, l’International Association for Trusted Blockchain Applications che offre agli sviluppatori ed utenti della DLT un forum di discussione di livello globale per interagire con regolatori e policy makers e portare la tecnologia block chain “al livello successivo”.
In materia di cloud, il Gruppo continua a presidiare le attività del Cloud Banking Forum organizzato dalla Federazione bancaria europea con l’obiettivo di facilitare il dialogo tra autorità rilevanti, cloud service provider (CSPs) e banche al fine di favorire la creazione di un approccio di supervisione armonizzato nei confronti del cloud computing e di supportare la rapida adozione di soluzioni cloud pubbliche/ibride nel settore bancario.
Dal punto di vista della regolamentazione bancaria, la Direzione Institutional Affairs (DIA) nel corso del 2021 ha seguito le attività legislative relative i) alla revisione della normativa in materia di requisiti di capitale, ii) alla gestione delle crisi bancarie e al completamento dell'Unione Bancaria, iii) alle iniziative in materia di servizi finanziari e mercati dei capitali e iv) alle proposte legislative in materia di credito retail. In particolare, nell’ambito del nuovo pacchetto bancario presentato nell’autunno 2021, l’attività di advocacy di ISP ha continuato a sostenere proposte mirate a favorire investimenti green, progetti infrastrutturali e di sostegno all’economia reale, tra cui trade finance.
Con riferimento ai requisiti prudenziali la banca sta attivamente lavorando sia con ABI che con le associazioni a livello europeo su possibili fattori di supporto per attivi ESG. In particolare, partecipa all’iniziativa Energy Efficient Mortages sostenuta da EMF. Inoltre, per il rilancio del mercato delle cartolarizzazioni la Banca ha partecipato a roundtable associativi con EBA e sta contribuendo alla possibile definizione delle green securitisation.
La banca ha inoltre continuato le sue attività di monitoraggio e advocacy sul nuovo Piano d’Azione della Commissione europea sui non performing loans, in particolare le proposte riguardanti l’armonizzazione a livello UE dei dati da fornire per operazioni di compravendita di portafogli di crediti.
Per quanto concerne i mercati finanziari, sono state monitorate e oggetto di advocacy, le iniziative regolamentari rientranti nell’ambito del nuovo piano d’azione dell’UE sulla Capital Markets Union (CMU), e le misure di contingency adottate dalle istituzioni europee a seguito della Brexit (tra cui ricordiamo le decisioni di equivalenza delle controparti centrali britanniche deputate al clearing dei derivati). Per quanto riguarda la CMU segnaliamo l’iniziativa legislativa ESAP (European Single Access Point Regulation), pubblicata a novembre 2021 e attualmente oggetto di analisi da parte dei co-legislatori. L’iniziativa intende promuovere la costituzione di una piattaforma che funga da punto unico e centralizzato a livello UE di accesso gratuito alle informazioni rilevanti (tra cui informazioni in materia ESG) sulle società UE, finanziarie e non finanziarie, quotate e non quotate (incluse le PMI) oggetto di potenziale investimento, al fine di conferire loro maggiore visibilità nei confronti degli investitori.
Da ultimo, per quanto riguarda il credito retail, ISP ha seguito la proposta legislativa di revisione della Consumer Credit Directive, pubblicata a giugno 2021 e attualmente in corso di discussione tra i co-legislatori, e i lavori relativi alla consultazione sulla revisione della Mortgage Credit Directive (MCD), che sarà anch’essa oggetto di revisione e aggiornamento. Nella Consultazione un’attenzione particolare è stata posta ai c.d. mutui verdi, a testimonianza dell’interesse dei legislatori e del mercato alle categorie creditizie ESG.
Le funzioni del Gruppo interessate sono costantemente aggiornate tramite newsletter periodiche riguardanti le politiche europee per la crescita, l'innovazione, il sostegno alle imprese, le politiche sul digitale e quelle riguardanti le normative bancarie e dei mercati finanziari. Vengono inoltre inviati degli aggiornamenti mirati (c.d. EU Regulatory Alert), qualora intervengano rilevanti novità normative che richiedano l’attenzione delle funzioni interessate per l'impatto che possono avere sulla strategia e le attività del Gruppo e, a seconda della priorità segnalata, necessitano la definizione di una posizione di Gruppo da rappresentare alle Istituzioni europee e agli altri stakeholder.
Al fine di rendere più efficace l'attività dei gruppi di lavoro interni, si fornisce supporto e formazione alle strutture operative e di business del Gruppo, in particolare tramite seminari volti non solo a presentare le peculiarità del processo legislativo europeo e le relative possibilità del Gruppo di influenzarne le decisioni finali, ma anche a illustrare lo status ed i dettagli dei dossier normativi rilevanti presenti e futuri.
Da quando alla fine del 2014 ha avuto avvio l'SSM (Single Supervisory Mechanism), la banca mantiene un rapporto continuativo con il Supervisore Unico europeo, coordinando per il Gruppo il piano annuale di supervisione, mirando ad assicurare la dovuta coerenza e omogeneità nei processi di interazione con il supervisore e a promuovere una diffusa cultura di "supervisory awareness", per rafforzare sempre più la capacità di risposta alle richieste del Supervisore.
La Banca intrattiene inoltre, tramite le proprie strutture dedicate, un rapporto continuativo anche con Il Single Resolution Board, l’autorità UE deputata a gestire la risoluzione delle grandi banche in difficoltà.
Data ultimo aggiornamento 9 maggio 2022 alle ore 16:17:23